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al testo di Quin
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TEMPO
Nel pomeriggio assonnato e indolente mentre i colori si fissano al sole e sono rare e fiacche le parole uno stormire, venuto dal niente
alto di fronde, improvvisamente non un uccello più che voli o canti né il sottofondo di insetti ronzanti: allora sai che nulla è permanente
e tu da solo rimani a pensarti sempre lo stesso e a te stesso uguale, senza nessuno a cui allearti.
Lo senti dentro che è ingiusto e non vale, cercando un luogo in cui ripararti sotto la pioggia, in pieno temporale. QuinPcLug19 |
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